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Anticipare la raccolta dell’asparago grazie all’energia elettrica

Per soddisfare i consumatori ci si è dovuti affidare ad asparagiaie che sono riscaldate o con acque geotermiche o con acque calde da altre fonti rinnovabili o come nel caso di questa nuova esperienza che di seguito illustreremo riscaldando il terreno con il calore fornito dall’energia elettrica.
Mon 26/09/2022 by Luciano Trentini

In italia, nel 2021, gli asparagi verdi e bianchi precoci hanno subito un’impennata delle richieste per via di una serie di situazioni legate alla scarsa presenza di prodotto proveniente oltre che dal Sud America (Messico e Perù), anche dalla Spagna a causa dall’andamento climatico avverso caratterizzato da temperature fredde che di fatto hanno ritardato le raccolte in molte aree d’Europa.

Uno specifico cavo elettrico isolato

A Bosco Mesola, in Provincia di Ferrara, una zona molto vocata  per la coltivazione dell’asparago in cui si coltiva l’Asparago Verde di Altedo IGP, Davide Zanellati, un giovane imprenditore, socio della Coop Casa Mesola, con la collaborazione agronomica dello scrivente e della ditta Ener Green di Piacenza che si è occupata della progettazione dell’ impianto elettrico, ha realizzato nel 2020 una asparagiaia della superficie di poco inferiore a 1 ettaro dotata di un impianto di riscaldamento basale funzionante a corrente elettrica. Un secondo ettaro, sempre nella medesima azienda è in via di preparazione e il trapianto dell’asparago avverrà nell’aprile 2021. Per la coltivazione realizzata nel 2020 si è preferito distanziare le file a 3 metri ed è stata scelta una densità di circa 28.000 piante/ettaro. Questa asparagiaia dispone di un sistema di riscaldamento del terreno funzionante con l’ausilio di uno specifico cavo elettrico isolato posto alla profondità di circa 25 cm, che ha permesso di programmare la temperatura del suolo a livello dell’apparato radicale fra i 15 ed i 17 gradi, sufficienti, in questo 2021, per raccogliere e avviare la commercializzazione degli asparagi verdi a partire dai primissimi giorni di marzo, in linea con i tempi programmati.  Per poter valutare l’efficienza dell’impianto, nonostante la giovane età dell’asparagiaia, si è optato per la raccolta già dal primo anno. Tenuto conto della situazione, si sono raccolti turioni per soli 20 giorni, dall’1° al 20 marzo, per evitare di stressare troppo la coltivazione. Ai fini di una valutazione agronomica e produttiva, sono state poste a dimora quattro cultivar: Verdus, Magnus Vitalim e Vittorio. Per questa prova che consideriamo innovativa, l’energia elettrica è stata fornita attraverso uno specifico contratto dalla rete pubblica distributrice. E’ una tecnologia    che può rientrare anche nei sistemi produttivi innovativi che possono utilizzare gli incentivi pubblici dell’agricoltura 4.0.  Al momento naturalmente è presto per fare valutazioni economiche, visto che solo nei prossimi anni sarà possibile trarre conclusioni e fare valutazioni più precise circa i risultati produttivi e il mantenimento delle temperature a diverse condizioni ambientali rispetto a quella dell’inverno 2021 caratterizzato da temperature piuttosto basse e scarsa piovosità. Le esperienze maturate nella produzione dell’asparago riscaldato con acque calde ci hanno fornito comunque elementi significativi circa il risultato dell’attività in corso. Alla fine della raccolta programmata al 20 marzo sono stati raccolti 26 quintali di asparagi sulle 20.000 piante poste a dimora dei quali oltre il 70% erano di categoria extra.

Energia elettrica fornita da fonti rinnovabili

Per quanto concerne la tecnica di coltivazione adottata al momento dell’accensione dell’impianto e della erogazione del calore, si è preferito coprire le file con un film biodegradabile per ridurre la dispersione del calore e contemporaneamente limitare al massimo la presenza delle erbe infestanti. Le file dell’asparago sono state ulteriormente ricoperte con un piccolo tunnel del tipo Nantese utilizzando un film trasparente termico dotato di tasche per facilitare la raccolta. Una prima sommaria valutazione sui costi di installazione di impianti come quello descritto, che si prevede possa avere una durata di circa 10 anni, ci consente di affermare che l’investimento per riscaldare 1 ettaro di asparagiaia sia dell’ordine dei 30-32.000 euro. E’ evidente che per impianti di dimensioni maggiori si potranno avere economie di scala anche importanti. Nelle condizioni agronomiche descritte la potenza approssimativamente necessaria per il riscaldamento di quell’ettaro è di circa 70 kW. Non in tutte le condizioni di lavoro sarà necessario l’impiego dell’intera potenza nominale dell’impianto. I consumi giornalieri dipenderanno fortemente dalle condizioni climatiche in cui il sistema si trova a operare e cioè dalla scelta di coltivare in file singole o binate, dalla zona climatica in cui si realizzerà l’impianto, dalla tipologia di terreno e dalle tecniche colturali adottate che potranno incidere in modo significativo sulla potenza necessaria. Ugualmente il costo dell’energia può avere prezzi diversi se questa viene fornita da rete pubblica od ottenuta da fonti rinnovabili quali il fotovoltaico o altro. Una prima sintetica analisi nella situazione descritta e per l’annata in corso in cui si è operato in questo 2020/21 ci fa pensare che il costo per Kg di asparagi verdi raccolti e commercializzati nel periodo che va dal 20 febbraio al 20 aprile, possa variare da 5,5 euro/kg nel caso di una produzione di circa 6 tonnellate/ettaro per scendere a 4 euro/kg nel caso in cui la produzione raggiunga le 9 tonnellate/ettaro. I valori calcolati e stimati, comprendono le quote di ammortamento per l’impianto dell’asparagiaia, l’ammortamento dell’impianto elettrico riscaldante, delle spese per il collegamento alla linea pubblica di erogazione dell’energia elettrica, delle spese di gestione dell’asparagiaia (concimazione, irrigazione, manodopera, etc). Essendo l’impianto gestito in coltivazione diretta dal titolare dell’azienda sono state escluse dal calcolo le spese per i costi figurativi quali il del prezzo d’uso del capitale fondiario, gli interessi per l’uso delle macchine e attrezzature e del capitale di anticipazione.

Maggiori informazioni a Macfrut 2021

10 marzo 2021. Cv Vitalim in fase di raccolta . Fino al momento della raccolta, per impedire la fuoriuscita delle malerbe e per mantenere il calore, la coltivazione è stata pacciamata con film biodegradabile. La coltura è protetta da un piccolo tunnel.

Naturalmente, come preannunciato, nel momento in cui è stato redatto questo articolo non è ancora stato possibile avere informazioni più precise su alcune delle spese e dei ricavi e quindi siamo ricorsi a dati certi e stime. Tenuto conto della situazione commerciale di questo 2021 in cui l’andamento di mercato dell’asparago è stato attivo, il bilancio è da considerarsi positivo. I lati positivi di questo sistema sono sicuramente da ricercare nella facilità d’uso, nei bassissimi costi di manutenzione dell’impianto, nella elevata affidabilità e sicurezza di erogazione dell’energia elettrica. Per il 2022, con l’obiettivo di affinare la tecnica dell’uso di questa fonte di calore e continuare le valutazioni agronomiche ed economiche, con molta probabilità disporremo oltre al nuovo impianto, di una serra coltivata ad asparagi con copertura fotovoltaica la cui energia prodotti servirà anche per l’alimentazione dei cavi riscaldanti. Gli asparagicoltori dei diversi Paesi produttori che intendono valutare questa tecnica dovranno fare i conti con i costi sostenuti nei loro paesi. I dati economici evidenziati fanno riferimento ai dati e costi in Emilia-Romagna In occasione di IAD International Asparagus Days che si terrà a settembre in concomitanza di Macfrut 2021 sarà possibile avere maggiori informazioni in merito.

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